Racconti erotici di Exculiano Magenta

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Solo per tre - Alessia, così lo soffochi. - Non ti preoccupare, so quel che faccio. - Non respira. - Respira quando lo dico io. Vero? Il naso è incastrato tra alluce ed indice. Chiuso. Il nastro da imballaggi sulla bocca non fa passare nemmeno uno spiffero d’aria. Spalanco gli occhi. Batto le ciglia velocemente. Finalmente il grosso piede di Alessia mi libera il naso. Sbuffo fuori l’aria dalle narici con fatica. - Guardatelo, respira come un mulo affaticato. - Sì, sì, ...genere dominazionescritto il 2011-10-16Servizi a domicilio L’appuntamento è alle sedici in punto. Mi trovo davanti il portone, che scorro gli occhi sulle targhette del citofono. Lo trovo con facilità: è l’unico colorato di rosa. Suono. - Chi è? – la voce che esce è quella di zio Quintano. - Sono io – rispondo. - Sali. Terzo piano. Il portone si apre con uno scatto elettrico. Lo richiudo alle mie spalle. In ascensore mi guardo allo specchio e mi sistemo i capelli. Poco più di un ragazzino nelle mani (sarebbe meglio ...genere feticismoscritto il 2011-10-16La lunga estate calda (altre lezioni del Dr. Scholl’s) Agosto è alle porte. La mia famiglia ha deciso di trattenersi ancora qualche giorno. La casa al mare è grande e confortevole. Trascorro i pomeriggi in compagnia della zia Rita, imparando cose sempre nuove ed interessanti. Di nascosto dagli occhi dei parenti, mi prendo cura dei suoi piedi con interesse crescente. I massaggi, la smaltatura, la limatura delle unghie. Lo stato dei suoi piedi è affidato completamente alle mie attenzioni. - Mi fai risparmiare un capitale in pedicure! – mi ha detto, sorridendo. Da ...genere feticismoscritto il 2011-07-19La lezione del Dr.Scholl'sIl lungomare brulica di persone nel pomeriggio afoso di Luglio. A sinistra la spiaggia gremita e bollente, a destra le case, di nuovo vive dopo un lungo abbandono invernale. Un passo lento dopo l’altro, rinfrescato, di tanto in tanto, da un tiepido refolo di vento. Il sole brucia la pelle e bagna la maglietta. Sono le due del pomeriggio. Zia Rita mi tiene per mano. I suoi passi lunghi e lenti scanditi dal legno duro degli zoccoli che porta ...genere feticismoscritto il 2011-07-10Genesi di un capolavoroCarnevale. La festicciola è stata data a casa mia. Parenti sv0gliati hanno accompagnato i propri figli entusiasti vestiti di mille colori. Ci sono coriandoli ovunque, cibarie invitanti e musica. Qualche adulto ha osato un po’ più degli altri, presentandosi con qualche capo tipico. Bombette di plastica in testa, cappellini appuntiti di carta, nasi e baffi finti. Nell’angolo più lontano, accanto alla finestra, zio Quintano e zia Rita si guardano intorno, non una parola fra di loro, qualche sorriso falso, ...genere feticismoscritto il 2011-07-06Opera in tre atti PROLOGO La sala ricevimenti dell’Hotel Savoy è gremita di persone. Ho fatto del tutto per ignorarla, sia nella chiesa che qui. È il nostro accordo. Nient’altro che l’ennesimo giochetto. Suo marito, il vestito maculato di grosse pozze di sudore, i capelli fradici attaccati alla fronte, accanto a lei, suo malgrado. La cerimonia è durata troppo, come sempre, e l’insofferenza ha riempito ogni minuto del terribile rituale: ventagli agitati nell’aria bollente, volantini delle preghiere mulinanti davanti a fronti lucide ...genere feticismoscritto il 2011-06-30Anna La baby sitter è seduta sul divano, la rivista aperta tra le mani, la sfoglia con grazia ed interesse. Le gambe accavallate terminano in un paio di scarpe beige con il tacco basso, che insieme agli altri due paia, uno di cuoio marrone scuro, l’altro di velluto blu, esaurisce le scelte. Il sole entra dalla finestra e le illumina le caviglie, mettendo in risalto la caviglia puntuta, appena offuscata da uno splendido paio di calze color carne. Ogni poche pagine ...genere feticismoscritto il 2011-06-30Gamberetti- Hai finito le tue noccioline? - Mmm…no…ancora no…quasi - Muoviti, allora. - Sì, sì. - Poi devi pulire tutto. - Certamente. - Altrimenti ti scoppio le palle con gli zoccoli. - Urca! - Te le schiaccio con i tacchi dei miei zoccoli di legno. - Oddio… - Fanno male, quelli. - Ssssì… - Allora vedi di fare un bel lavoro. - Sì. In ogni interstizio tra le dita dei piedi della Turca si trova una nocciolina tostata. ...genere feticismoscritto il 2011-06-30Affari grossi La prenotazione al tavolo quindici, il più isolato tra tutti, situato ad un passo dalla toilette, buio ed angusto fino all’imbarazzo, è stata ardua impresa. Ho scandagliato tutti i ristoranti e le pizzerie della zona, fatto indagini e brutte figure, consumato cene di accertamento. Due mesi di fatiche hanno portato a questo risultato. “Affari Grossi” si trova nell’estrema periferia della città, non lontano da casa della Turca, lontanissimo dalla mia. L’appuntamento sotto casa sua è fissato per le 20.30. - ...genere feticismoscritto il 2011-06-20Il più grande scrittore dei nostri tempi La stanza puzza di pelo di cane sporco. C’è un disordine appiccicoso ovunque, dal tavolo ingombro di cose vecchie e carte alimentari alle coperte ammucchiate sul divano, mai lavate. Il cagnolino sonnecchia tremolante nel proprio giaciglio. Mi avvicino per accarezzarlo, ma mi accorgo che è la sorgente principale dell’odore nauseante. Mi siedo di nuovo e guardo la televisione con il volume al minimo. Sono qui, scaltro e ignobile, nel soggiorno adibito a sala d’attesa della sua residenza lavorativa in ...genere feticismoscritto il 2011-06-20Genetliaco - Le tre stagioni di Arnaldo Larvini- Uh? Ma che fai, mi spingi sul divano? - Eh? Io? - Sei un po’ aggressivo, tu, eh? - Che sò? - Aggressivo…* Arnaldo Larvini, poco più che ventenne, è seduto dal lato opposto del divano. La camicia celeste sbottonata mette in mostra una catenina con una croce d’oro. Appena sudaticcio, accenna un sorriso, che cancella subito dopo lasciando il posto ad un cipiglio prima serio, appena stupito, poi preoccupato, infine leggermente imbarazzato. Faccio salire, ondeggiando, il piede sul suo ...genere feticismoscritto il 2011-06-01Bar dello Sbor- Ti prego fammi giocare con i tuoi piedi. - Tu devi essere impazzito. - No, dico sul serio, dai. - Sono io che dico sul serio, tu sei matto! - Sono bravo a fare i massaggi, ti dico. - Me li fa mio marito. O mio figlio, al massimo – e ride. - Secondo me io li faccio meglio. - Se lo dici tu. - Fammi provare, allora, così lo puoi dire anche tu. - Oddio, ti sei fissato proprio, adesso. ...genere feticismoscritto il 2011-06-01Come uno stecco di gelato in una vaschetta di merda Il tavolo è pieno di uomini brutti, vestiti male, fuori moda e traboccanti stronzate da vecchi. Uomini con acconciature imbarazzanti. Capelli fluttuanti da shampoo anni ’80. Chi ha ancora i capelli, s’intende. Uomini che trascinano vite vecchie che puzzano di cantina. Uomini che si vestono di brillantezza per nascondere anni di buio e muffa. Eccoli qui, tutti attorno a me. Il locale è del cugino di uno di loro. Quello simpatico. Tutti contenti perché stasera si va a risparmio. Ridono tutti, come ...genere feticismoscritto il 2011-06-01Otto per mille Agosto 1966 - Piacere, Pilone. - Che buffo nome! – esclama la figlia della vicina di casa. – comunque io sono Maria. Piacere – dice, e mi stringe la mano. - Andiamo a giocare? - Si, andiamo. Entriamo in camera e chiudiamo la porta. - Pilone, è vero quello che si dice di te? – chiede Maria. - Cosa? – chiedo. - Che ti piace odorare i piedi. - Sì. Solo quelli belli e con le calze puzzolenti. - Che schifo! Io ho le calze. Sono belli ...genere feticismoscritto il 2011-04-23Una cara pizza fredda - Signora - Cosa vuoi di nuovo? - Posso smettere? È tutto pomeriggio io leccare - No. Continua. Così impari, la prossima volta. - Ma io impara - ImparO, casomai. Ma non impari un cazzo, nemmeno riesci a parlare italiano. Continua. - Come vole, signora. Come vole. Il povero ragazzo pakistano delle pizze a domicilio è chino su due piedi nudi, sudati e splendenti. Lecca le dita partendo dal mignolino fino alla punta della grossa unghia dell’alluce. Man mano che incontra ...genere dominazionescritto il 2011-04-23L’onta della conta“CHI FA IL CATTIVO ODORA I PIEDI DELLA MAESTRA”. Il messaggio campeggia minaccioso sulla lavagna, riempiendo tutta l’aula. La maestra Clara scrive qualcosa su dei fogli di carta, di tanto in tanto s’interrompe squadrandoci da dietro le spesse lenti dalla montatura marrone. Noi, muta e tremante scolaresca, eseguiamo i nostri compiti in classe, completamente assorti dal dovere, sotto questa umiliante minaccia. La maestra Clara ha circa quarant’anni. Le sue gambe avvolte nel nylon sono parzialmente coperte da ...genere dominazionescritto il 2011-04-23L'amore dura finché è duro- Ti acchiappo quelle due nocciole dure tra indice, medio e pollice, tre dita di una mano. Poi schiaccio forte forte, così ne rompo i gusci pelosi. Poi… - P…Poi…? - ME LE MANGIO! GNAM! - G…gulp! - Posso usare lo schiaccianoci. Oh, il mio nipotino conosce bene lo schiaccianoci, vero? - Sì, zia, lo conosco bene. - Oh, si. Vuoi che lo usi anche con te? - N…No… - Nipotino. - Si, zia? - Ma chi cazzo ...genere feticismoscritto il 2010-10-02Lezioni di flamenco Li vedo tutti e tre nell’atrio. La mamma senza scarpe con i piedi tra le mani del mio amico. Solo io posso toccare e annusare i piedi di mamma. Me l’ha promesso. Stringo i pugni e sono pronto a partire per picchiare il mio amico, non ci vedo più dalla rabbia. Lui mi guarda, si alza in piedi. Il cazzo duro si vede da qui. Ce ne accorgiamo tutti. Pezzo di merda, maiale bastardo. La mamma si mette ...genere feticismoscritto il 2010-09-26RosalbaInverno 1982 - Romeo, tutto bene lì dietro? - Sì mamma, certamente. - Non sento il tuo amichetto. - Sta guardando fuori del finestrino. - Sì, signora Rosalba, guardo la strada. - E cosa guardi? - Negozi, case, persone. - Sei curioso, eh? - Sì, signora Rosalba. Ah, signora? - Sì, dimmi. - Chi sono quelle signorine? - Le signorine sul marciapiede che agitano le borsette, dici? - Sì, quelle. - Beh, quelle stanno lavorando. - E che lavoro fanno? - ...genere feticismoscritto il 2010-09-24Bello di zia- Ti piacciono i piedi della zia? - Come, zia? - Ogni volta giochi sempre con i miei piedi, cos’hanno che ti piacciono tanto? - Sono belli. - Ti piace tenerli in mano? - S…si. - Ma puzzano! - Si, ma…mi piace - Allora ti piace la puzza dei piedi - Dei tuoi sì - La puzza dei piedi della zia? - Si, è buona. - Allora odorali. - C…come? - Odora, odora i piedi di zia, dai… ...genere feticismoscritto il 2010-09-23La tavola rotondaOnofrio mi attende di là, insieme ai suoi ospiti: un gruppo di vecchiacci milionari pervertiti, ma che serviranno non poco alla sua carriera. Onofrio fa finta di essere loro amico, li invita spesso a cena, rimedia loro le puttane, li tratta come vecchi amici, subisce anche forti umiliazioni. Ha il suo bel tornaconto, chiaramente: in pochi mesi è diventato vice dirigente del suo ufficio senza avere alcun briciolo di competenza. Per questa seratina speciale Onofrio si è rivolto a me. Mi paga ...genere feticismoscritto il 2010-09-22La vedova Morbelli. Ovvero: Le formidabili logiche dell'aristocrazia acquisitaLeopoldo è il figlio della ricchissima vedova Morbelli. L’ho conosciuto al corso di inglese. Dopo solo due giorni mi ha già invitato a pranzo a casa sua. E’ un bollente martedì di giugno. La reggia Morbelli è maestosa. Ettari di terreno la incorniciano e proteggono dal mondo esterno. All’ingresso ci accoglie Ventiquattro. Così lo chiama Leopoldo. E’ un uomo alto quasi due metri, vestito solamente di una gonnellina di paglia, collane, bracciali e cavigliere. - Buongiorno padrone – dice. - Buongiorno ...genere dominazionescritto il 2010-09-22Dramma di un corriere espressoAlle 14:00 di un pomeriggio di giugno il telefono della credenza inizia a squillare con insistenza. Mollo un ultimo calcione nelle palle di Ernestino, che mugola acutamente con le mie calze sporche di una settimana ben incastrate in bocca. Decido di andare a rispondere; potrebbe essere mio nipote. - Sì, pronto. - Roscia? - Chi parla, scusi? - Sta lì mio figlio? - Non capisco chi parli. - Lo sai benissimo chi parla, schifosa pervertita, sono Marisa, la mamma di Ernestino. ...genere dominazionescritto il 2010-09-20Il Ripetente (la vacca, il porco e la vongola)Pisellino è il figlio di un’amica di mia moglie. Ha solo diciotto anni, ma a scuola è un cesso. Rita ha deciso di approfittarne spacciandosi per professoressa di italiano e offrendogli ripetizioni. Torno dall’ufficio e saluto entrambi, ma come sempre mia moglie non risponde, non perdendo l’occasione di umiliarmi davanti ad altre persone, in questo caso un mocciosetto ignorante. Pisellino, questo il soprannome che mia moglie gli ha dato, mi guarda di nascosto e ride di me, mentre, fermo ...genere feticismoscritto il 2010-09-20L’incredibile efficacia dell’inattesa piega degli eventiLa professoressa Anna aveva i piedi più belli della scuola, non v’è dubbio. La spiavo dall’inizio dell’anno da sotto la cattedra, mentre giocava con le sue scarpe. Quando avevamo la fortuna di averla nelle due ultime ore di lezione, godevamo tutti della sua stanchezza… Alla fine della giornata si riposava i piedi, li sfilava dalle scarpe e giocherellava sotto la cattedra, dando sfoggio delle sue elevatissime doti. Accavallava le gambe, allargava le dita, roteava il piede per dar ...genere feticismoscritto il 2010-09-19
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